L'editore
Sì, ma, che libro può aspettarsi il lettore?
Può colpire la copertina per la sua grafica e la scelta dei colori: un campo
bianco che evidenzia un accattivante intreccio, una simbologia misteriosa,
chiusa da un nero indefinibile. Il mistero sembra continuare nel risvolto di
copertina: Hortus conclusus, particolare. Lei.
Ma per chi rimanesse disorientato, basterà solo una piccola ricerca.
Entrando
nel frontespizio, gli autori si palesano come Fabbricanti di Bugie,
qualificando
poi il titolo dell’opera con il termine di Apocrifi.
Giochi proibiti?
Che libro si può aspettare il Lettore?
Storia d’amore? Per essere una storia d’amore, da qualche parte
avrebbero dovuto esserci dei confetti.
Storia di passione? Anche, fosse solo per rispetto della
protagonista, che le anche le aveva belle d’avvero.
Storia di gelosia? NO.
Storia d’azione? Nemmeno.
Storia autobiografica? La fantasia si ritrova nella punteggiatura e
nella grammatica.
Storia rosa? Agli autori sarebbe piaciuta grigio perla, come quel
trucco che solo alla fine la protagonista decide di usare, non per piacere a
loro, ma solo perché scoprì che le stava proprio bene.
Storia di genere noir? No, non ostante la copertina.
Storia cerebrale? Solo per chi non capisce.
Storia epistolare? Gli autori avrebbero voluto che lo fosse!
Radiocronaca? Ci siamo quasi, e non in senso metaforico ma minuto
per minuto, perché tutto nacque da lì.
Storia complicata? Forse. Ma chi arriva in fondo, scoprirà una storia
semplice.
E
se alla fine sembra che la storia non si sveli, non la forzi il Lettore. Perché
questa storia, in conclusione, parla solo della teoria dei pentolini con
brevi digressioni filologiche e musicali, che poi sono la stessa cosa.
Il resto è compagnia bella.
Firenze,
9.12.1998 (9+1+2+1+9+9+8 = 39.
3+9 = 12.
1+2 = 3).
P.S.
Il prezzo del volume è di 24.600 lire.
Nessun
libraio potrà esimersi dall’esaudire la richiesta di fare cifra tonda.
Ma
non farebbe l’interesse del Lettore.